PERCORSO://Il Classico e le Scienze Umane al CERN

Il Classico e le Scienze Umane al CERN

“Oh, let’s go back to the start” cantavano i Coldplay in The Scientist auspicando un ritorno alle origini da un punto di vista spirituale, che può essere inteso come una ricerca delle cause prime del nostro mondo.
In questa chiara e difficile direzione lavorano i fisici del CERN, con la convinzione che alla base di ogni sviluppo tecnologico e di ogni scoperta scientifica ci sia la curiosità di capire e indagare ciò che ci circonda e da dove tutto ha avuto inizio.
Tutti gli ambiti del sapere concorrono a questo fine, ma percorrendo strade diverse; sicuramente per gli studenti quelle della matematica e della fisica non sono subito chiare, ma c’è bellezza anche in esse e fare questo tipo di esperienze aiuta a capirlo, rappresentando uno stimolo immenso.

Il CERN European Organization for Nuclear Research nasce nel 1954, dopo il secondo conflitto mondiale, per la volontà di alcuni fisici di fornire una conoscenza accessibile a tutti senza alcuno scopo militare.
Coinvolge 22 stati membri, 10000 scienziati e ingegneri di oltre 100 nazionalità: un esempio di unione culturale di nazioni diverse.
E’ il più grande centro di fisica nucleare nel mondo in collaborazione con la NASA ed ha l’intento di studiare le componenti della materia e della dark matter, ricreando le condizioni prime dell’universo attraverso le collisioni fra le particelle. Ciò avviene nell’LHC (Large Hadron Collider), il più potente collisore mai creato, dove vengono fatti scontrare protoni che hanno velocità vicine a quella della luce. Vari sono gli esperimenti del CERN, quali ATLAS, ALICE, AMS-02 (Alpha Magnetic Spectrometer) e CMS (Compact Muon Solenoid), ognuno dei quali opera in uno specifico campo.
Molte sono state le scoperte; la più recente è il rilevamento del Bosone di Higgs, trovato attraverso un alto sviluppo della tecnologia.
L’utilizzo di radiazioni come quelle prodotte da LHC, che hanno permesso di trovare la cosiddetta “particella di Dio”, il bosone di Higgs, sono usate oggi in adroterapia per rilevare e curare alcuni tipi di tumori.

Il 31 gennaio 2018 le classi quinte del Liceo Classico e Scienze Umane hanno trascorso una giornata all’interno del centro sperimentale, guidati nella mattinata da un fisico laureato all’università del Kansas, il Dott. Nicola Minafra, e nel pomeriggio da due ricercatrici, la Dott. Valentina Mariani e la Dott. Maura Graziani, entrambe diplomatesi ad Orvieto e poi laureate all’università di Perugia, che ora lavorano al CERN avendo vinto un dottorato.
La guida è iniziata con un’introduzione alla fisica di base, alla storia e agli scopi del CERN; due gruppi si sono poi divisi fra il centro di controllo CCC (Cern Control Centre) e il centro di controllo della stazione spaziale AMS-02.

L’esperienza è stata affascinante sia per l’arricchimento scientifico dovuto ad un contatto diretto con la ricerca di altissimo livello, sia per la crescita personale ha permesso di entrare in contatto con un’atmosfera stimolante, dominata da giovani curiosi che perseguono il loro sogno.
Nonostante i molteplici e diversi percorsi che si intraprenderanno, è chiaro come le idee e la creatività siano alla base di ogni tipo di progresso.

D’altronde, come ricorda Dante, […] fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza.(Inferno, XXV, 119-120).<

Giulia Moretti
Ludovico Radicchi
Classe VB

2018-03-10T11:30:33+01:00