PERCORSO://Liceo delle Scienze Umane: “La malattia mentale spiegata ai bambini”

Liceo delle Scienze Umane: “La malattia mentale spiegata ai bambini”

Le classi quarte e quinte del Liceo delle Scienze Umane, insieme alle docenti di Scienze Umane, hanno incontrato presso l’Aula Magna di Palazzo Clementini due ospiti d’eccezione, la psicologa e psicoterapeuta Sabrina Marianelli e l’illustratrice Alessandra Marianelli, sorelle nella vita reale e professioniste che hanno unito le loro competenze e le loro esperienze per realizzare un racconto illustrato per bambini dal titolo evocativo “Attraverso il cancello e ritorno, Le avventure di Annina”, riuscendo a parlare “in modo semplice” di un “argomento complesso” e “misterioso”, quasi “indicibile”: la malattia mentale.
Annina è una bambina di 8 anni che nella sua purezza infantile e animata da tanta curiosità incontra tante persone diverse, al di là di quel cancello che lei oltrepassa: il cancello dischiude una comunità che accoglie chi vive là dentro: persone, uomini e donne, accompagnate quotidianamente da mostriciattoli – malattie mentali ( la depressione, l’ansia, la paranoia, la schizofrenia, il bipolarismo, l’anoressia …) . Annina parla con tutti, chiede il nome a ognuno, fa domande e ascolta con interesse e cerca di capire la loro storia … Giacomo, Penelope, Luisa, Lorenzo, Fausto … quante amicizie speciali in questo viaggio alla scoperta degli stati d’animo e delle emozioni!
La storia è illustrata perché è una storia per bambini: le illustrazioni dalle linee rotonde e morbide e i colori rendono vive e più accessibili le parole.
Gli studenti, guidati dalle autrici del libro che hanno organizzato un’attività laboratoriale con un setting appositamente predisposto, hanno selezionato alcune storie, leggendo e riflettendo insieme, e sui dialoghi e sui disegni;
le autrici hanno aiutato i ragazzi a recuperare e collegare le loro conoscenze psico-pedagogiche e sociologiche, stimolando domande e attivando un confronto collettivo arricchente che ha reso l’approccio al disagio mentale libero da pregiudizi e che ha avuto, tra l’altro, per i nostri studenti, valenza di orientamento, considerando che molti di loro si accosteranno, nel proseguo degli studi, a queste tematiche.
A conclusione dell’attività i ragazzi sono stati invitati a rappresentare con un disegno una malattia mentale, tra quelle nominate e descritte e che più li ha colpiti … l’arte può davvero aiutarci nell’espressione e nella liberazione delle nostre emozioni più profonde e può rendere semplice e immediato ciò che semplice e immediato non è.

2023-02-03T18:46:50+01:00Febbraio 3rd, 2023|